- 14 Feb 2019
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Latte, saltato il tavolo pastori sardi-aziende Oggi il vertice al Viminale col Governo
Davide Madeddu -
Le posizioni restano inconciliabili e il tavolo, convocato dalla Regione, per trovare una soluzione alla vertenza latte salta. L'incontro convocato mercoledì per cercare di trovare un punto d'incontro tra le richieste dei pastori "latte a 1 euro a litro" e l'offerta dell'industria "65 centesimi a litro", in alternativa a quanto viene pagato ora (60 centesimi a litro), non è andato a buon fine. Alle 21 di ieri la rottura delle trattative. Ora l'attenzione è tutta per il vertice romano. Qualche elemento di difficoltà si è registrato già dalla mattina, quando è stata confermata l'assenza della Coldiretti e quella del Movimento pastori sardi. Per tutta la giornata si sono registrati anche ieri presidi, proteste e iniziative a sostegno della vertenza. Poi la conferma dell'incontro alla Regione con tutti i portatori di interesse (dal consorzio alle organizzazioni di categoria sino al credito). Nella riunione la distanza tra le due parti è rimasta inconciliabile. Trentacinquencentesimi a litro, la differenza tra le due offerte, che ha fatto saltare il tavolo. Perché la proposta avanzata dal mondo della trasformazione si è fermata a 65 centesimi di euro a litro, mentre la richiesta dei pastori, forti anche dell'annuncio della Coop (disposta a pagare 1 euro a litro) e dell'incontro di oggi a Roma con il vice premier Salvini e il ministro Centinaio, si è cristallizzata a 1 euro a litro. I tentativi di mediazione non hanno avuto successo e l'incontro è saltato a tarda sera.
La proposta messa in campo dalla Regione era di investire subito, proprio attraverso la società finanziaria regionale Sfirs, dieci milioni di euro per smaltire 30mila quintali totali di eccedenze di pecorino ferme nei depositi. Un passaggio che dovrebbe portare su il prezzo del pecorino e quindi del latte. Proposte pero' rimaste sul tavolo della trattativa.
Oggi si attende, a partire dalle 15, l'incontro con i rappresentanti del Governo. Vertice cui parteciperà il presidente Francesco Pigliaru e l'assessore regionale dell'Agricoltura Pierluigi Caria, in rappresentanza dell'esecutivo. Tra il mondo dei pastori la tensione rimane comunque alta.