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Sos obesità: combattere il cibo spazzatura con la Dieta mediterranea

G.d.O.

Cresce, anche tra i più giovani, la quota di persone sovrappeso. Amendolara (Osservatorio DM): l’educazione alimentare non basta, diffondere il corretto stile di vita patrimonio Unesco

Secondo i dati Istat la quota di persone in sovrappeso in Italia è pari al 36,1% mentre gli obesi sono l’11,5% con un trend in costante crescita. «Bisogna intervenire per invertire la pericolosa tendenza che vede spostare l’attenzione dei consumatori dal cibo sano a quello ’ultraprocessato’ con pesanti ricadute sulla sanità pubblica».

È l’allarme lanciato dal presidente dell’Osservatorio Dieta Mediterranea, Vito Amendolara, oggi nel corso della presentazione a Caserta “La Dieta Mediterranea siamo noi”.

Al centro della riflessione l’alimentazione e lo stile di vita mediterraneo, gli alimenti che caratterizzano la Dieta Mediterranea, i consumi alimentari, ricette e menù, lo spreco zero e il riciclo del cibo, la riscoperta e conoscenza dei territori, la sicurezza alimentare, l’etichettatura, la biodiversità e il rispetto per l’ambiente in cui si vive.L’evento finale si terrà nella Reggia di Caserta sabato 14 dicembre.

«L’Osservatorio - ha aggiunto Amendolara - sta sviluppando in maniera pervasiva una strategia tesa ad affrontare pragmaticamente con strumenti adeguati il grave problema della cattiva nutrizione. La percentuale di popolazione in eccesso ponderale cresce all’aumentare dell’età e, in particolare, il sovrappeso passa dal 14% della fascia di età 18-24 anni al 46% tra i 65-74 anni mentre l’obesità passa, dal 2,3% al 15,3% per le stesse fasce di età. Negli ultimi 20 anni in Italia il numero di persone con obesità è quasi raddoppiato, con un +38% raggiunto nel 2023 rispetto al 2003 e con un’incidenza sempre maggiore delle giovani generazione. Delegare la scuola ad un intervento di educazione nutrizionale mirato in particolare ai giovani non basta e rischia di divenire un alibi, se non si interviene con decisione sulle famiglie e sull’intera società; la qualità della vita e la salute dipendono in maniera prevalente dalla qualità del cibo e dal modo consapevole di nutrirsi. Il modello alimentare sancito dall’Unesco nel riconoscimento della Dieta Mediterranea diventa a mio avvisto non solo la strada da percorrere ma quasi la via obbligatoria».


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