Quotidiano Agrisole – Il Sole 24 Ore

  • 01 Apr 2019
  • Xylella e gelate 2018, la filiera incontra Di Maio: serve una strategia condivisa

    G.d.O.

  • Un strategia condivisa tra ministero delle Politiche agricole, ministero dello Sviluppo economico e ministero per il Sud. E' quanto è emerso oggi dall'incontro tra la filiera olivicola e il ministro per lo Sviluppo economico e il Lavoro, nonché vicepremier, Luigi Di Maio incentrato proprio sulle emergenze Xylella fastidiosa e gelate 2018 che hanno messo in ginocchio la filiera pugliese.
    Tra le priorità al centro dell'incontro la necessità di rendere operativo il piano approvato lo scorso 13 febbraio in Conferenza Stato-Regioni e che – come ha ricordato la Coldiretti – partendo dalla moratoria sui mutui per garantire la sopravvivenza dei frantoi, giunga poi a misure per l'integrazione al reddito per 5 anni per i frantoi cooperativi, aziendali o industriali che dimostrino di restare attivi, interventi economici per la rottamazione degli impianti per le aziende che vogliono dismettere o riconvertire l'attività oltre al sostegno all'occupazione attraverso l'esonero dai contributi previdenziali e gli sgravi dei contributi per i lavoratori.
    "Il dl emergenze è una buona base di partenza per rilanciare il comparto olivicolo pugliese, anche se va implementato in termini di risorse e misure; proprio per questo domani in audizione in Commissione agricoltura alla Camera presenteremo una serie di emendamenti". Lo annuncia il coordinamento di Agrinsieme che ha partecipato al Mise al vertice con la filiera olearia convocato dal ministro Luigi Di Maio per affrontare l'emergenza olivicola della Regione Puglia.
    "Auspichiamo – si legge in una nota di Agrinsieme - una rapida conclusione dell'iter di conversione parlamentare del provvedimento, dal momento che gli olivicoltori pugliesi sono allo stremo e non possono più permettersi di aspettare le lungaggini burocratiche e i tempi della politica".
    "L'olivicoltura in Puglia - hanno ricordato il movimento dei Gilet arancioni - impiega 50mila lavoratori, in termini di assunzioni vale il 200% della Fiat ed il 300% dell'Ilva".
    In occasione dell'incontro con Di Maio a fornire dei numeri sulla doppia emergenza pugliese è il movimento del Gilet arancioni. "Quattro milioni di piante distrutte e almeno il doppio a rischio e circa 50mila ettari di oliveti coinvolti – si legge in una nota -. Senza contare la perdita della produzione olivicola fino a punte del 95%. Sono alcuni dei devastanti effetti della doppia emergenza in Puglia legata alla Xylella fastidiosa e alle gelate della primavera 2018. Si stima – continuano i Gilet arancioni - che la mancata produzione a causa della Xylella ammonti a circa 29mila tonnellate di olio d'oliva, in fumo 1,5 milioni di giornate di lavoro agricolo perse ogni anno. Duecento sono i frantoi con attività produttiva totalmente compromessa e altri 100 frantoi con attività parzialmente compromessa. Impianti che per riprendere la propria attività dovranno attendere almeno 4 anni dopo i reimpianti olivicoli".
    Anche dal Coordinamento guidato da Onofrio Spagnoletti Zeuli è stata presentata una piattaforma di richieste per fronteggiare le emergenze che tra l'altro prevede "L'assunzione dei lavoratori/operai stagionali del frantoio nel regime agricolo e infine il riconoscimento del frantoio oleario sia in forma privata che cooperativa, come figura centrale della filiera, nella stesura delle prossime programmazioni del Piano Olivicolo Nazionale (PON)".